La scuola ha senza dubbio un peso significativo nello sviluppo degli adolescenti e il successo scolastico è spesso al centro dell’attenzione delle famiglie, degli insegnanti ed in generale della società.
Questa costante enfasi sui risultati, però, può generare pressioni e aspettative che influenzano profondamente il benessere psicologico dei ragazzi e delle ragazze.
Molto spesso gli adulti si aspettano dai giovani che “ottengano buoni voti” o che “si distinguano”, creando in loro la sensazione di dover rispettare dei canoni e soddisfare delle aspettative che non sempre comprendono o condividono.
Ma cosa ci si aspetta davvero da un adolescente? Quali standard deve raggiungere? Chi decide questi parametri? Cosa accade una volta raggiunti?
A queste domande non esiste una risposta univoca, l’unica cosa sicura è che si corre il di inseguire obiettivi che possono trasformarsi in fonti di stress e insicurezza.
Le conseguenze della pressione scolastica
Quando gli studenti sentono di non poter soddisfare le aspettative degli adulti o di dover necessariamente raggiungere certi standard, la paura del fallimento può innescare un circolo vizioso di stress e ansia. In molti casi, per evitare di sentirsi inadeguati o non abbastanza bravi da raggiungere gli obiettivi, i ragazzi scelgono di sacrificare il proprio tempo libero e le passioni personali, concentrandosi quasi esclusivamente sullo studio. Questo approccio, che può sembrare un atto di dedizione, finisce spesso per ridurre la qualità della loro vita emotiva e relazionale, facendo perdere loro il contatto con attività che sono fondamentali per il loro sviluppo, come gli hobby, le amicizie e il semplice piacere di svagarsi. Il rischio, quindi, è che l’adolescente, pur cercando di soddisfare le richieste di successo, non impari a bilanciare impegno e benessere, e questo può compromettere la sua capacità di gestire in modo sano lo stress.
D’altro canto, la stessa paura del fallimento può condurre a strategie di evitamento. In alcuni ragazzi, il timore di non essere all’altezza può portare a evitare deliberatamente le situazioni percepite come minacciose (come gli esami, i compiti difficili o la partecipazione attiva in classe). Questo comportamento di evitamento, se non riconosciuto e affrontato, può sfociare in un progressivo disimpegno, con il rischio di sfociare nell’abbandono scolastico.
L’adolescente, in questo caso, non affronta le difficoltà, ma le elude. La paura di fallire diventa così un ostacolo ancora più grande rispetto alla paura del successo, creando un senso di impotenza che può compromettere ulteriormente la sua autostima.
In entrambi i casi, la difficoltà di affrontare la pressione e le sfide in modo equilibrato determina che l’adolescente non solo mette in pericolo il suo benessere psicologico e fisico, ma rischia di arrivare a confondere il valore del successo scolastico con il proprio valore come individuo.
Un approccio empatico per un ambiente scolastico sano
Per evitare queste dinamiche negative è fondamentale che gli adulti che gravitano intorno al “mondo scuola” adottino un approccio più empatico. L’impegno degli studenti va incoraggiato, ma senza trasformarlo in un’ossessione per il successo. È necessario ricordare che ciascun individuo ha tempi e modi diversi di apprendimento e che non tutte le competenze possono essere misurate attraverso il sistema di valutazione scolastico. Inoltre, è importante non considerare il rendimento scolastico come parametro principale per valutare il valore di una persona: questo rischierebbe di caricare di significato un luogo che dovrebbe rappresentare principalmente una palestra di crescita personale e delle competenze.
Due strategie per favorire negli adolescenti la fiducia in se stessi
Per aiutare gli adolescenti a sviluppare una maggiore fiducia in se stessi e ridurre l’insicurezza è importante concentrarsi su due aspetti fondamentali:
- Promuovere un ambiente in cui il valore personale non sia legato esclusivamente al rendimento scolastico, ponendo l’accento sull’importanza del percorso rispetto al risultato finale;
- Sviluppare resilienza, autostima e capacità di gestione dello stress, competenze essenziali per affrontare le sfide della vita in modo equilibrato e sereno.
Questi due focus rappresentano i pilastri per costruire un percorso di crescita armonioso, in cui l’adolescente possa sviluppare un rapporto sano con sé stesso e con il mondo che lo circonda.
Un dialogo aperto e un ambiente scolastico più inclusivo possono aiutare gli adolescenti a vivere con serenità il loro percorso di crescita, trasformando la scuola in un luogo di scoperta e sviluppo personale.
Per approfondire l’argomento:
- Furlong, M. J., Gilman, R., & Huebner, E. S. (2014). Handbook of Positive Psychology in Schools. Routledge.
- Lazarus, R. S., & Folkman, S. (1984). Stress, appraisal, and coping. Springer.
- Pellegrini, M., & Mammarella, I. C. (2018). Ansia, paura e fobie in età evolutiva. Carocci.
- Piegari, G., & Buonomo, I. (2020). La scuola e l’ansia: La gestione dello stress scolastico nei bambini e negli adolescenti. Franco Angeli.
- Steinberg, L. (2014). Age of Opportunity: Lessons from the New Science of Adolescence. Houghton Mifflin Harcourt.
Lascia un commento