L’adolescenza rappresenta una fase molto importante della vita, un viaggio complesso e a tratti confuso che segna il passaggio dall’infanzia all’età adulta. Durante questo periodo il corpo cambia in modi che possono essere difficili da comprendere: improvvisamente ci si ritrova con un corpo che non si riconosce più del tutto, a volte con la sensazione di non essere più se stessi. I cambiamenti fisici, come l’aumento delle dimensioni del seno, la crescita dei peli corporei o il cambiamento nel tono della voce, sono il segno di un passaggio naturale, ma spesso vengono vissuti con imbarazzo o con una sensazione di estraneità. L’adolescente si guarda allo specchio e si chiede: “È davvero il mio corpo?”.

In tutta questa confusione, il confronto con i coetanei gioca un ruolo fondamentale. I cambiamenti fisici sono quelli più visibili e, a volte, è proprio attraverso questi che ci si misura con l’altro: quando lo sviluppo arriva più tardi rispetto ai coetanei o avviene in modo differente ci si può sentire insicuri o soli, perché anche quelli che prima erano “amici con cui confrontarsi perché simili” possono non esserlo più. Iniziare a scoprire se stessi, quindi, se per alcuni aspetti può essere esaltante, per altri può diventare spaventoso.

A rendere ancora più intensa questa fase di crescita, l’adolescenza è anche il periodo in cui si cerca di capire la propria identità, sperimentando diversi modi di essere. Ogni giorno sembra una nuova ricerca, in cui il ragazzo o la ragazza si domanda chi vuole diventare e come desidera essere percepito dagli altri. Si provano nuovi ruoli, si cambiano interessi e si ridefiniscono le proprie convinzioni. Questi esperimenti di identità, pur essendo una parte fondamentale della crescita, possono risultare faticosi e destabilizzanti. L’adolescente si trova spesso a dover fare i conti con il proprio io in continuo mutamento, cercando un equilibrio tra ciò che è, ciò che gli altri si aspettano e ciò che crede che gli altri si aspettino da lui o lei…la strada per definire la propria identità non è per niente lineare e i momenti di confusione sono del tutto normali.

In questo processo, il supporto delle figure adulte assume un’importanza cruciale. È importante che genitori siano presenti, ma anche capaci di lasciare al figlio o alla figlia lo spazio necessario per sperimentare e crescere. È fondamentale che l’adolescente sappia di poter contare su una spalla su cui poggiarsi nei momenti di difficoltà, che sia paziente e disponibile ad ascoltare senza giudicare e che possa offrire uno spazio sicuro dove è possibile esprimere dubbi, paure e desideri.

Minimizzare i sentimenti di disagio legati ai cambiamenti fisici o al conflitto interiore non aiuta: è necessario riconoscerli come legittimi. Solo così gli adolescenti si sentiranno supportati nel loro cammino di crescita, senza dover affrontare da soli le difficoltà legate alla loro evoluzione. La comprensione e l’empatia degli adulti sono il primo passo per aiutare i giovani a superare con maggiore serenità la confusione di questa fase della vita.

Per approfondire l’argomento:

  • Dolto, F. (1990). Adolescenza. Esperienze e proposte per un nuovo dialogo con i giovani tra i 10 e i 16 anni. Mondadori.
  • Ginott, H. (2002). Il bambino e il genitore. Mondadori.
  • Palmonari, A. (2001). Gli adolescenti. Il Mulino.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *